Privacy e Smart Assistant: Alexa è una minaccia per la nostra sicurezza?

Privacy e Smart Assistant: Alexa è una minaccia per la nostra sicurezza?


La tecnologia ha cambiato completamente il nostro modo di vivere, rendendo tutto molto più semplice e agevole, arrivando addirittura a svolgere una serie di operazioni al nostro posto che alleggerirebbero il nostro “carico di lavoro” a casa. Ne sono un esempio i dispositivi che possono essere collegati via internet ad un solo controller e sono in grado di interagire con la casa in modo da gestire i sistemi domestici, anche a distanza. Tra questi, citiamo Alexa.

Domotica ed Intelligenza Artificiale: Smart Home

Alexa è un assistente vocale sviluppato da Amazon; più nello specifico, si tratta di un sistema basato su una tecnologia di Intelligenza Artificiale complessa che, grazie ad una serie di comandi vocali, interagisce con le persone svolgendo una serie di operazioni; ciò è possibile grazie alle funzionalità di un software che permette all’assistente virtuale di relazionarsi come se fosse un essere umano.

Ovviamente, per poter funzionare, è necessaria una connessione ad Internet.

Tra tutti i dispositivi di intelligenza artificiale, Alexa è indubbiamente la più “famosa”, perché assiste le persone nella loro quotidianità: basta infatti porre una domanda per ottenere una risposta al problema. Inoltre, è un dispositivo estremamente efficace perché dotato di una tecnologia smart che permette di rendere la casa domoticagrazie ad una serie di skills prefigurate che consentono di gestire i principali sistemi domestici. Con un comando vocale è infatti possibile:

  • Riprodurre contenuti audio e video;
  • Interagire con le smart tv e con i dispositivi Amazon collegati (ad esempio Prime Video e Amazon Music);
  • Accendere e spegnere le luci;
  • Impostare la temperatura del termostato;
  • Gestire le telecamere Wi-Fi;
  • Associare degli account Google per far gestire al proprio assistente vocale il calendario e gli impegni.

Per poter svolgere questo tipo di operazioni ed eseguire così i comandi che le vengono impartiti, questo altoparlante digitale raccoglie numerose informazionisu di noi.

Ma domanda una domanda sorge spontanea:

L’utente ha effettivamente il pieno controllo delle informazioni o c’è un rischio enorme per la gestione della privacy?

Se avessi dei dubbi riguardo al trattamento dati, CONTATTA i nostri esperti in PRIVACY e protezione dati: ti assisteranno passo dopo passo e saranno pronti per risolvere qualsiasi tuo dubbio.

Alexa è un pericolo per la Privacy?

Per la questione Privacy, Amazon non si sbilancia, ma si limita a dire che le nostre richieste sono semplicemente trasmesse al cloud per permettere ad Alexa di imparare e diventare sempre più intelligente e rispondere così in maniera ottimale alle nostre esigenze, ma proprio per ricevere una risposta accurata ad una nostra esigenza questi dispositivi devono necessariamente raccogliere e memorizzare informazioni sulle nostre modalità di utilizzo, sulle nostre abitudini e preferenze.

  • Il microfono rimarrebbe quasi sempre acceso per restare in ascolto di ciò che diciamo e registrerebbe la nostra voce. Questo, almeno, nei casi in cui il famoso “domestico” digitale sentisse la parola d’attivazione;
  • Alexa potrebbe “guardarci”: alcuni dispositivi Echo, infatti, sono dotati di schermo e di videocamera integrata;
  • L’assistente vocale, come tutti i dispositivi, potrebbe subire un attacco hacker: la gravit del problema, in questo caso, sarebbe maggiore, soprattutto se Alexa è collegata alla questione della Smart Home;
  • Alexa potrebbe essere utilizzata con finalità di marketing e suggerire prodotti o servizi all’utente.

Il problema sorge principalmente dall’onnipresenza di questi dispositivi e dal fatto che molto spesso dimentichiamo quello di cui sono capaci, soprattutto quando essi raccolgono informazioni sensibili che, in condizioni normali, una persona non condividerebbe e sono proprio.

Questi dati trasformerebbero la casa in un potenziale rischio per la privacy.

Possibili soluzioni – gli step da seguire:

Per prevenire questo fenomeno è sufficiente adottare delle semplici accortezze che possano garantire una giusta “educazione digitale” e che ha, tra le sue finalità, una corretta protezione dei dati personali, evitando così di agevolare la raccolta di informazioni personali.

A tal proposito, proprio perché non tutti i dispositivi garantiscono gli stessi standard di sicurezza, il Garante Privacy ha fornito delle linee guida che possano servire come suggerimenti per ridimensionare questi fenomeni e scongiurare allo stesso tempo potenziali attacchi hacker:

  • Disattivare il microfono, la videocamera o addirittura entrambi: durante il passive listening i dispositivi sono sempre in grado di sentirci (o di vederci);
  • Cancellare periodicamente la cronologia delle informazioni registrate;
  • Inserire delle password per controllare l’attivazione o la disattivazione di determinate operazioni domestiche;
  • Disattivare le funzioni NON strettamente necessarie.

Se avessi dei dubbi riguardo al trattamento dati, CONTATTA i nostri esperti in PRIVACY e protezione dati: ti assisteranno passo dopo passo e saranno pronti per risolvere qualsiasi tuo dubbio.





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