Una proposta innovativa per abbattere il costo del lavoro direttamente in bilancio
È già stato rinominato “bonus 120” ma non c’entra nulla con l’incentivazione edilizia del ben noto “bonus 110”.
Qui restiamo in campo agevolazioni per Datori di Lavoro, quindi facciamo attenzione a come e quando questo “Superbonus lavoro” potrà portare concreti benefici per le Imprese.
Maxi deduzione del 120% per nuove assunzioni…
La pubblicazione del 3 luglio 2024 nella Gazzetta Ufficiale conferma questa maxi-deduzione in vigore per il solo anno 2024 (per il momento…).
Si tratta di una misura agevolativa con una caratteristica del tutto nuova: il risparmio per le aziende si applicherà al bilancio aziendale; pertanto, non consiste nella consueta contribuzione ridotta connessa alla singola assunzione agevolata.
In pratica la maxi-deduzione del 120% è una misura fiscale introdotta per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato. Le imprese che assumono nuovi dipendenti a tempo indeterminato possono dedurre dal loro reddito imponibile una somma pari al 120% del costo del lavoro sostenuto per questi nuovi assunti.
Gli ammessi e gli esclusi
Titolari di reddito d’impesa quali imprese individuali, società di persone ed equiparate, esercenti di arti e professioni, potranno ambire all’applicazione di questa previsione.
Gli esclusi sono i soggetti in liquidazione e chi non svolgeva attività in data precedente al 01/01/2023.
Quindi le nuove imprese restano tagliate fuori.
Non solo assunzioni ma anche stabilizzazioni
L’agevolazione fiscale spetta:
- Per nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato, ma anche per le stabilizzazioni/trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato nella misura del 20%
- Con ulteriore 10%, quindi un totale 30%, se il lavoratore in questione rientra tra quelli elencati nell’All.1 del D.lgs. 216/2023: Gazzetta Ufficiale, ossia se rientra nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela… come ad esempio persone con disabilità, lavoratori svantaggiati, determinate categorie di lavoratrici donne, di lavoratori/lavoratrici giovani, eccetera.
Il requisito fondamentale: Assunzioni ma con l’incremento occupazionale
- Il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al 31/12/2024 deve essere superiore alla media dei lavoratori stabili durante il corso dell’anno 2023;
- Il numero di dipendenti complessivi in forza, quindi sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, al 31/12/2024, dovrà superare il numero medio dei lavoratori presenti durante il corso dell’anno 2023.
Ecco perché non dobbiamo cantar vittoria
Come di consueto i tempi sono ancora prematuri per trarre conclusioni.
Sono molte le sottigliezze da interpretare, ad esempio, per valutare l’incremento occupazionale devo confrontare la media dei dipendenti 2024 con la media dei dipendenti 2023? O devo considerare l’organico al 31/12/2024 in rapporto alla media dei dipendenti 2023?
È una differenza non da poco…. E nel conteggio della media annua come vanno considerate le trasformazioni in corso d’anno?
Quindi ecco che è bene rizzare le orecchie già da ora e restare sintonizzati… in attesa di aggiornamenti, seppure di chiaro ed operativo ad oggi, in corso d’anno, non ci sia ancora nulla.
Però segniamoci in agenda un bel promemoria per tornare sul tema al più presto.