La tecnologia continua il suo processo di evoluzione e con esso l’arrivo costante di nuovi mezzi che possano rendere più agevole una sempre maggiore serie di operazioni. È arrivato un nuovo strumento grazie all’intelligenza artificiale che permette tramite un input il più preciso possibile la creazione di un testo abbastanza dettagliato in pochissimo tempo. I nostri dati sono al sicuro? Analizziamo insieme le cause che potrebbero essere la svolta per alcuni e la rovina per altri.
ChatGPTè stata realizzata da OpenAi, società specializzata nella ricerca sull’intelligenza artificialecon scopo di promuovere e sviluppare un’intelligenza artificiale amichevole, siamo di fronte ad una chat che permette di simulare conversazioni al fine di migliorare il modo di interazione tra l’essere umano e le macchine virtuali (Machine learnings).
Inoltre, con l’utilizzo di quest’ultima è possibile condurre sondaggi su un numero elevato di persone con estrema rapidità inserendo la richiesta dettagliata in base alla ricerca voluta, però, si è appreso che in alcuni casi ChatGPT abbia una difficoltà nella comprensione del contesto con conseguente interpretazione errata del linguaggio umano.
CONTATTA I NOSTRI CONSULENTI PER SAPERNE DI PIÙ
I BENEFICI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Lo sviluppo dell’intelligenza artificialepotrebbe portare molteplici benefici sia per le aziende sia per i soggetti privati.
I principali benefici sono elencati di seguito:
- Il miglioramento dell’assistenza sanitaria;
- La facilità d’accesso alle informazioni e alla formazione, quest’ultima è diventata sempre più a distanza a causa dello scoppio della pandemia Covid-19;
- Il rendimento del posto di lavoro più sicuro in quanto il lavoro ritenuto pericoloso verrà svolto da robot;
- La creazione di nuovi posti di lavoro grazie alla crescita delle industrie dell’intelligenza artificiale;
- La creazione di elenchi di attivit che rendano efficiente l’esecuzione di una determinata attività;
- La possibilità di avere a disposizione una vasta quantità di informazionie di documentazione legale necessaria allo svolgimento e alla corretta esecuzione di alcune mansioni.
LA VIOLAZIONE DEI DATI
Da recenti scoperte (PERDITA DEI DATI CHATGPT) si è appreso che in data 20 Marzo 2023 ChatGPT ha subito una perdita di dati (cd. data breach) in merito alle conversioni degli utenti (es. Profili, Chat, Ricerche degli utenti, ecc).
Il Garante della Privacy ha rilevato, inoltre, una mancanza di informativa riguardante il trattamento di dati personali da parte di OpenAI con conseguente violazione della normativa Europea Regolamento n. 679/16.
A seguito di numerose conversazioni, si è inoltre appreso che ChatGPT può fornire delle informazioni all’utente che risultano potenzialmente errate rispetto a dei fatti realmente accaduti o delle semplici ricerche statistiche.
Un ulteriore problema evidenziato dal Garante della Privacy nel Provvedimento n. 112 del 30/03/2023 pubblicato sul proprio sito istituzionale ( sottolinea come ChatGPT non permetta di verificare l’esatta età degli utenti, cosi da consentire l’accesso a tutti coloro che utilizzano il web quotidianamente, anche se la policy di sicurezza dei dati della piattaforma è rivolta chiaramente ad un pubblico di età superiore ai 13 anni.
Cosa succederà se OpenAI (proprietario di ChatGPT) non comunicherà le misure attuate per superare le lacune evidenziate dal Garante della Privacy? Quest’ultima andrà incontro ad una potenziale sanzione fino a 20 milioni di € o al 4% del fatturato annuo così come specificato nell’art. 82 del Regolamento UE n. 679/16.
CONTATTACI PER LA TUA SICUREZZA IN RETE!
LA TASK FORCE EUROPEA
L’Unione Europea ha convocato una task force, composta da Garanti della Privacy europei riuniti nel Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB), necessaria al fine di coordinare le iniziative di vigilanza di dati che gli utenti hanno affidato all’intelligenza artificiale.
Il compito principale della task force convocata dall’Unione Europea sarà quello di valutare la conformità delle modalità che stanno “insegnando” all’intelligenza artificiale in merito alle disposizioni contenute nel Gdpr nel Regolamento 2016/679.
LE CONDIZIONI POSTE DAL GARANTE DELLA PRIVACY PER LA RIAPERTURA
Il Garante della Privacy pone delle rigide condizioni alla società proprietaria di ChatGPT (ndr. OpenAI), la quale dovrà attuarle entro il 30 Aprile ca. per consentirne la riapertura al pubblico.
Le principali condizioni per l’utilizzo a norma di Legge sono elencate di seguito:
- L’inserimento di uno strumento che permetta di verificare l’età, così da escludere l’utilizzo ai minori di anni 13 senza il consenso dei genitori;
- La Conduzione di una campagna di informazione che renda tutti gli utenti consapevoli del trattamento dei loro dati personali, in particolare ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/16.
LA RIAPERTURA DI ChatGPT
Nelle ultime settimane OpenAI ha attuato le condizioni richieste dal Garante della Privacy italiano per la riapertura del proprio software. In particolare, quest’ultima ha:
- Predisposto un’informativa per utenti e non utenti dove illustra per quali dati e in che modalità vengono trattati per addestrare l’algoritmo;
- Ampliato l’informativa in merito al trattamento dei dati e riconosciuto il diritto i di opporsi, tramite la compilazione di un apposito modulo, di non consentire l’utilizzo dei propri dati per l’addestramento dell’algoritmo;
- Introdotto una schermata di benvenuto con rimandi alla nuova informativa privacy e chiarito che tratterà i dati personali forniti dagli utenti per addestrare l’algoritmo solo previo consenso degli stessi;
- Inserito la richiesta dell’età al fine di bloccare gli utenti non ritenuti idonei all’utilizzo della piattaforma senza l’espresso consenso dei genitori o tutori.
CONTATTACI PER SAPERNE DI PIU’
L’Autorità esprime soddisfazione in merito alle misure intraprese da OpenAI, necessarie al fine di consentire la riapertura di ChatGPT, e continua il compito istruttorio messo in atto dalla task force Europea.